Alcune considerazioni sul bilancio preventivo

TAR DELLA SARDEGNA
21 Febbraio 2017
Nulla osta del Genio Civile al nuovo scarico
22 Febbraio 2017

Alcune considerazioni sul bilancio preventivo

Con il sollecito delle quote scadute ad agosto 2016 e degli arretrati, si ripropongono puntuali le stesse domande sull’aumento delle quote di gestione, già fatte ripetutamente nei mesi successivi alla loro emissione. Si rende quindi necessario fornire delle risposte alle domande più frequenti, sperando di essere  esaurienti.

Premessa:

 

  • il bilancio preventivo, in base agli artt. 53 e 57, è predisposto e votato dal CDA e approvato dal CDR ed è la premessa per la determinazione delle quote di gestione.

 

  • Bilancio e verbali sono stati pubblicati nell’area riservata del sito, nel mese di luglio 2016.

 

  • Il bilancio preventivo non è soggetto ad approvazione da parte dell’Assemblea dei Partecipanti.

 

Passiamo quindi ad esaminare le voci interessate da un maggior incremento e che hanno determinato l’aumento delle quote di gestione:

  • Spese postali: sono stati preventivati € 50.000. Ad oggi ne sono stati spesi quasi € 40.000 principalmente per: comunicazioni di slaccio, lettere di messa in mora, spedizione bollette e richieste quote di gestione, due convocazioni per l’assemblea (ci accingiamo alla terza), solleciti di pagamento.  Grazie alle implementazioni del programma gestionale il costo per l’invio di richieste quote e solleciti verrà tagliato del 40% circa, percentuale destinata a salire semplicemente sfruttando la posta elettronica.
  • Consulenza del lavoro: preventivati € 23.000 ad oggi spesi € 22.000.
  • Consulenza amministrativa/tecnica: preventivati € 25.000, spesi meno di € 20.000.
  • Assistenza medica: preventivati € 60.000, spesi € 45.000.
  • Macchinari, arredi ufficio: preventivati € 20.000, non si è potuto fare alcun investimento salvo piccole spese marginali.
  • Manifestazioni e spettacoli: preventivati € 30.000, spesi complessivamente € 6.000 per uno spettacolo e penali per l’annullamento della stagione.
  • Spese legali: preventivati € 200.000 ad oggi ne sono stati spesi € 125.000, in larga parte per la lotta alla morosità. I risultati non stanno tardando ad arrivare: beni immobili ipotecati, messi all’asta, conti correnti pignorati, morosi che stanno pagando il loro debito. Poiché queste azioni legali si stanno risolvendo in nostro favore, la conseguenza logica è che queste spese verranno recuperate. Parte delle spese sono state inoltre destinata alle cause contro Abbanoa che ci vede ancora impegnati nella battaglia per il ripristino dell’erogazione dell’acqua e nel ricorso in Cassazione per le quote fisse.
  • Revisione contabile: a preventivo € 30.000, spesa abbattuta a € 4.000 rivolgendoci ad un professionista locale (che ha approvato il bilancio consuntivo 2015/16), e grazie alla risoluzione consensuale del contratto con la Ernst & Young.
  • Implementazioni software e gestione dei sistemi informatici: stimati € 50.000, spesi interamente. Diverse implementazioni hanno avuto un ritorno economico immediato (vedi il taglio delle spese postali).
  • Formazione del personale: stimati € 50.000, non è stato speso un euro.
  • Ristrutturazione uffici: stimati € 26.000, non si è eseguito alcun lavoro eccetto piccoli interventi in economia con le risorse interne e a costo zero.
  • Rilevazione delle cubature: stimati € 90.000, ad oggi spesi € 44.000 per la ricognizione aerea, l’acquisizione dei dati, l’elaborazione degli stessi e il confronto con le cubature dichiarate nei progetti depositati in Comunità. I risultati consentiranno la rilevazione delle differenze sulle cubature non dichiarate, con conseguente ritorno economico, e una ripartizione più equa delle quote di gestione in favore di chi ha mantenuto rapporti di correttezza con la Comunità.
  • Progetto elisuperficie: stimati € 15.000 ad oggi non si è potuta ancora realizzare. Nei mesi scorsi si è avuta evidenza della sua necessità quando un elicottero, intervenuto per un soccorso, è riuscito ad atterrare su una strada solo grazie alla perizia del pilota. Queste situazioni pongono in pericolo anche le vite dei soccorritori: chi è disposto ad assumersene la responsabilità?

La domanda che pongono spesso molti partecipanti è: come è possibile che le quote siano cresciute in questa misura?

Perché, come è già stato detto, per migliorare i servizi e la produttività occorre fare investimenti e incrementare la spesa. Ora, si potrà anche dibattere all’infinito sulle scelte politiche delle amministrazioni che si sono succedute,  ma è evidente che il mancato pagamento delle quote non consente di realizzare i vari progetti mettendo addirittura a rischio il normale funzionamento della Comunità.

E’ anche vero che purtroppo non è stato possibile realizzare molte opere in quanto le risorse finanziarie sono state dirottate su Abbanoa. In parole povere:  € 665.000 sono stati versati per pagare il gestore unico, finché è stato possibile.

Però non è esaustivo né corretto limitarci a prendere in esame solo i costi. In un prossimo intervento affronteremo anche l’argomento dei ricavi e delle entrate per avere una visione completa della gestione.

Comments are closed.