Alcune iniziative dopo gli incontri del C.di A. con gli operatori commerciali e turistici

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Alcune iniziative dopo gli incontri del C.di A. con gli operatori commerciali e turistici

L'articolo riassume brevemente quanto discusso nelle ultime riunioni con i commercianti e fa il punto su alcuni dei progetti in corso di attuazione.

A partire dalla fine di marzo di quest’anno il C. di A. ha più volte incontrato gli operatori commerciali e turistici di Costa Paradiso (invitato anche il Comune), con il fine di raccogliere e possibilmente risolvere, insieme, i problemi che, per imprenditori immobiliari e negozianti sono i più importanti e/o i più urgenti.
Una prima fase di brainstorming, ha visto tutti d’accordo sui problemi da affrontare:

  • Parcheggi a pagamento
  • Sensi unici, divieti di sosta e viabilità
  • Rifiuti urbani
  • Standardizzazione dei cartelli informativi nel villaggio
  • Registro delle presenze turistiche settimanali
  • Apertura programmata degli esercizi commerciali
  • Tassa di soggiorno
  • Partecipazione del sindaco alla risoluzione dei problemi affrontati
  • Camminare a Costa Paradiso: Come e Dove
  • Eventi musicali

Sulla base delle priorità sopra esposte abbiamo cominciato a preparare i primi progetti.
Allo stato attuale la situazione è la seguente:

  1. Per i primi 2 argomenti (parcheggi, sensi unici) è stata completata una “progettazione di massima” che individua le soluzioni temporanee (per questa estate) e definitive (per la prossima stagione). Non sarà facile tuttavia trovare un accordo con il Comune, necessariamente coinvolto nelle decisioni per passare alla realizzazione dei progetti.
  2. Per quanto riguarda il problema dei rifiuti urbani la Comunità ha preparato un progetto mirato essenzialmente al calcolo della quantità di rifiuti prodotti e a quello dei conseguenti volumi totali (cassonetti) necessari a contenerli. Anche questo problema, tuttavia, è “fermo al palo” perché Ambiente Italia in più occasioni ha fatto fallire incontri a tre.
  3. Più facile la preparazione del progetto per la standardizzazione dei cartelli turistici di Costa. Il progetto dovrebbe passare alla fase esecutiva (acquisto e installazione) tra 2-3 settimane.
  4. Pubblichiamo infine una tabella, da compilare a cura dei soli operatori immobiliari, che riporta il numero di ospiti previsti mensilmente nelle varie strutture turistiche del villaggio (case vacanza, residence, alberghi, ecc.) ed un grafico (alimentato a cura dei negozianti)che riporta il periodo di apertura annuale minimo programmato dei vari esercizi di Costa Paradiso.
    Uno degli scopi dell'iniziativa è quello di informare  proprietari, ed  ospiti stagionali sui servizi disponibili in ogni periodo dell'anno, permettendo di sapere in anticipo quali servizi troveranno a Costa Paradiso. Un secondo scopo è quello allungare, gradualmente, la durata della stagione turistica  attraverso una prolungata apertura degli esercizi che invogli ad una vacanza in bassa stagione con  servizi turistici adeguati.

1 maggio 2018
Il Consiglio di Amministrazione

3 Comments

  1. Maurizio Rossi ha detto:

    Ha fatto bene a precisare che il suo “necessariamente” faceva riferimento alla decisione del TAR il che, mi scusi, era veramente poco intuibile.
    Il fatto poi che nel frattempo e cioè da Maggio a Dicembre, il Comune prenda accordi con Egas e Abbanoa, tocca solo il problema fognatura mentre lascerebbe inalterati l’accollo di tutti gli altri impegni ai quali il Comune dovrebbe sottostare (strade, elettricità per illuminazione pubblica, manutenzioni varie, rispetto degli orari e aperture degli esercizi commerciali a cui è stata rilasciata licenza, ecc ……..). Il Comune stesso mi ha riferito che l’anno scorso Costa Paradiso è costata 57.000,00 € in più rispetto al contratto siglato con Ambiente Italia in quanto non facciamo la raccolta differenziata cosa che non succederebbe con il porta a porta. Il fatto della vastità del territorio e dei selvatici, non è un problema nostro ma di chi ha firmato il contratto ove il Comune è sicuramente forte conoscitore di tali criticità. Il contratto come dice lei non è da noi impugnabile, ma contestabile si per mancata erogazione del servizio promesso.

  2. Maurizio Rossi ha detto:

    Mi scusi Ing. Ognissanti, ma non capisco quello che lei asserisce.
    Avete sempre sostenuto che con il Comune non è possibile collaborare, nè parlare, nè trattare mettendolo anche per iscritto.
    Come lei ben sa il grande successo ottenuto dal ricorso presentato al TAR e che ora ci costringerà ad attendere la nascita di Gesù bambino e sperare in Babbo Natale, nulla ha modificato e quindi le strade, le aree e tutti i cespiti sono ancora in capo TOTALMENTE ai proprietari.
    Che significato hanno allora le sue parole sul trovare accordi con il Comune coinvolgendolo necessariamente ?
    Le isole ecologiche pesentano già ora (Aprile/Maggio) un notevole stato di degrado con porte e cassonetti rotti e per la maggior parte riempiti da rifiuti di risulta spesso lasciati anche a terra.
    Se vuol rileggere il contratto di servizio intercorrente con Ambiente Italia e Comune, lo stesso prevede anche per Costa Paradiso, come per Trinità e Isola Rossa, la raccolta porta a porta che da noi non è mai stata attivata. Anzichè chiedere un incontro non sarebbe il caso di impugnare il contratto per mancato rispetto del medesimo? Non mi risponda che da noi non si può fare per l’estensione del territorio in quanto le risponderei ” allora cosa è stato fatto a fare un contratto che prevedeva tale servizio ? ”
    Ringrazio per l’attenzione e porgg i miei saluti.
    Maurizio Rossi
    Maurizio Rossi

    • Luciano Ognissanti ha detto:

      Grazie per il suo commento, sig. Rossi, che mi dà l’occasione di spiegare il nostro punto di vista.
      Credo ci sia una sostanziale differenza tra “possibilità” e “necessità” di trovare accordi con il Comune di Trinità. E’ vero che la storia degli ultimi 30 anni ha dimostrato l’impossibilità di una collaborazione spontanea, ma ciò non esclude il fatto che una Comunità e il rispettivo Comune devono “necessariamente” lavorare insieme, perché la Comunità da sola non ha nemmeno il potere di applicare una multa per divieto di sosta, né quello di far rispettare il proprio regolamento, né quello di autorizzare un allaccio alla fognatura. Senza questa collaborazione la Comunità muore (e di conseguenza anche il Comune, come lo conosciamo oggi).
      Né l’agognata acquisizione dei cespiti risolverà i nostri problemi se Comune e Comunità continueranno a seguire linee in aperto contrasto tra di loro.
      Siamo in una situazione di stallo dalla quale sarà difficile uscire senza un intervento esterno. Per questo motivo, ci piaccia o meno, possiamo solo sperare che il TAR, direttamente con una sentenza, o indirettamente spingendo il Comune verso un accordo con EGAS, Abbanoa e la Comunità, sblocchi la situazione.
      Il rinvio al TAR non rappresenta certo una vittoria per il CDA che si era opposto, ma quali altre armi abbiamo al di fuori del TAR?
      Quel “coinvolgerlo necessariamente” da me citato, faceva dunque riferimento all’intervento del TAR.

      Del problema rifiuti si è detto tanto. Qui posso solo ricordare che il servizio porta a porta (applicato per contratto negli altri centri urbani del Comune) era stato messo in discussione dalla stessa Comunità per la diversità di Costa Paradiso (cinghiali, turismo, ecc.). Inoltre, proprio per il fatto che il contratto per la gestione dei rifiuti è stato stipulato tra Comune e Ambiente Italia, la Comunità ha ben poca voce in capitolo nei confronti di Ambiente Italia. La nostra controparte è, ancora una volta, il Comune, per cui non possiamo “impugnare il contratto”, dovremo ricorrere ad altri strumenti, che stiamo valutando.
      Spero di aver risposto alla sua domanda

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