Chiarimento sulle conseguenze a seguito delle denunce di questi giorni

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Chiarimento sulle conseguenze a seguito delle denunce di questi giorni

Dopo la denuncia fatta alla sig.ra Lanciotti e la successiva denuncia a tutto il CdA per utilizzo di fossa imhof fatta dal sig. Mario Mela, attendiamo a questo punto la denuncia ad altri 1300 proprietari di case che a Costa Paradiso utilizzano la fossa imhof. Il sig. Mela con questa denuncia non ha certo contribuito allo sforzo fatto dal CdA in questi due anni per arrivare al Servizio Idrico Integrato e quindi al completamento della fognatura a Costa Paradiso, ma ha fatto un chiaro invito agli Enti destinatari della denuncia (in primis la Procura della Repubblica) ad intervenire chiudendo il nostro territorio prima ancora che il TAR si pronunci a novembre per la soluzione del problema. Speriamo che il sig. Mela abbia considerato bene l’enorme e irreparabile danno che un tale provvedimento potrebbe arrecare a tutto il territorio del Comune di Trinita’ d’Agultu, a causa della sua azione.

5 Comments

  1. Buon giorno

    in merito al proggetto Savi, sono al corrente che è stata richiesta una proroga in vista della data di scadenza, sapete dirmi quale è stata la risposta data a tale propopsito?

    Grazie per una gentile risposta.

    • Claudio Pedace ha detto:

      sulla base dei costanti contatti che abbiamo con gli uffici regionali competenti, ci risulta che la pratica è in progress. Siamo in attesa della comunicazione definitiva. Non appena questa ci arriverà sarà nostra cura pubblicarla sul sito e inviare una newsletter.

  2. Caro signor Mela, non La conosco personalmente, ma seguo con attenzione i fatti inerenti la realizzazione della fognatura. Normalmente non amo interventi pubblici, ma mi sento di fare alcune osservazioni:
    – la scelta di inviare raccomandate intimidatorie è stata a mio parere inopportuna e inutile. Mio padre, novantenne e proprietario del lotto da oltre 50 anni, non ha affatto gradito questa missiva aggressiva e intimidatoria e si chiede, giustamente, come Lei abbia avuto il suo indirizzo e le informazioni in merito alla condizione della proprietà. Su questo chiederemo informazioni al nostro legale valutando la opportunità di procedere in qualche modo per proteggere la privatezza dei nostri dati;
    – le Sue affermazioni in merito alla legalità dovrebbero tenere conto del fatto che i proprietari che Lei denuncia hanno pagato le quote richieste (due) per la messa a norma, così come tutte le quote loro spettanti, con regolarità e precisione, a differenza di molti altri soggetti presenti nella Comunità, che oltre tutto ricavano dei profitti da quelle medesime proprietà;
    – in qualità di architetto, trovo che la tipologia dei lavori di cui trattasi richieda una gara trasparente, con la possibilità per la committenza di valutare l’offerta economicamente più vantaggiosa, comunque a seguito delle decisioni del TAR in merito alle attribuzioni.
    Infine, Lei dice che Costa Paradiso è “spenta” e che i lotti non sono più edificabili. Le garantisco che la Sua opinione, naturale in chi usa il territorio a fini di guadagno, non è assolutamente condivisa da altri proprietari che subiscono l’affollamento eccessivo, con auto ovunque (mancano i parcheggi) e stazioni ecologiche straboccanti di rifiuti, mal conferiti da coloro che soggiornano per periodi brevi e senza alcuna attenzione alla qualità ambientale. La inviterei ad affrontare con la stessa veemenza anche questi problemi
    Buona giornata e buon lavoro

  3. Antonio Maria Mela ha detto:

    È giustamente apprezzabile la preoccupazione che il CDA in carica esprime per le circa 1300 abitazioni di Costa Paradiso a rischio chiusura, sarebbe stato altrettanto apprezzato se lo stesso CDA avesse espresso, anche una volta sola, la preoccupazione per tutte le attività lavorative che operano in Costa Paradiso e che ormai da 5 anni, a causa della persistente situazione, hanno le loro attività totalmente ferme.
    Dobbiamo pensare che questo CDA rappresenta solo una parte dei partecipanti???
    Scrivere senza tenere in considerazione le posizioni che anche Il sig. Mela, sempre partecipante anche scomodo, esprime ed espone non fa gli interessi della collettività dei proprietari.
    È anche una buona intuizione prevedere che 1300 abitazioni potrebbero essere interdette all’utilizzo ma, come sempre, mancano le soluzioni e la volontà di affrontare il problema in un confronto sereno, più facile utilizzare la situazione per screditare il sig. Mela!!
    Costa Paradiso è totalmente spenta, non si vendono più le case, non si affittano più, i lotti non sono più edificabili….. tutto bene???? Il sig. Mela ha ben considerato che forse è molto meglio toccare il fondo per risalire e se fosse necessario far chiudere tutte le case non allacciate alla fognatura credo, convintamente, che debba essere fatto!!
    L’eventualità di chiusura non sarebbe così drammatica come si vuole fare apparire, esiste un progetto pronto(Savi) che accorcerebbe i tempi delle soluzioni, infatti ci si potrebbe allacciare immediatamente alla fognatura con un programma Mela, oppure attendere che Abbanoa realizzi lei la fognatura, in un 15 anni, come propone il CDA.
    Tutto molto semplice, È SOLO UNA QUESTIONE DI SCELTE!
    Cari saluti
    Geom. Mario Mela

    • Claudio Pedace ha detto:

      Nessuno ha detto che vogliamo aspettare 15 anni. La scelta è sul metodo. Farsi del male con azioni al di fuori da ogni logica (le denuncie), questo sì porterà ritardi e ulteriori lacerazioni. Siamo tutti nella stessa barca, sarebbe a questo punto il caso di remare invece di martellare il fondo….
      Chiudiamo a questo punto i commenti a questo articolo, che ci pare sufficientemente approfondito

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