Concordo in pieno con il contenuto della denuncia, mi permetto di segnalare che, oltre al problema degli sfalci, mia moglie aveva raccolto e trasmesso alla Comunità documentazione fotografica segnalando che:
1. gli spazi adiacenti alle aree dei cassonetti sono cosparsi di immondizia caduta durante il caricamento sui camion dovuta alla noncuranza degli addetti; può succedere che qualcosa possa cadere, ma gli addetti dovrebbero lasciare l’area pulita al termine delle loro operazioni di raccolta
2. la frequenza con cui vengono svuotati i cassonetti è insufficiente e le aree di raccolta diventano stracolme inducendo a lasciare i sacchetti anche all’esterno delle aree recintate (con grande gioia dei cinghiali)
3. i cassonetti sono predisposti per la raccolta differenziata, ma in più di una occasione abbiamo personalmente osservato gli addetti caricare tutto insieme vanificando la differenziazione
Infine, a riprova dell’esosità della TARI di Costa Paradiso, segnaliamo che, per quanto ci riguarda, è più del doppio di quanto paghiamo per un’abitazione più grande in una nota località sotto il Monte Rosa che frequentiamo maggiormente rispetto a Costa Paradiso dove la nostra presenza è purtroppo limitata solo a un paio di settimane all’anno (con conseguente minor produzione di rifiuti).
grazie a tutti quelli, CdA compreso, che usano il proprio tempo per cercare di risolvere i problemi del bellissiimo territorio
Il 2 agosto il mio ufficio stampa ha diffuso un Comunicato stampa, corredato di un ampio e impressionante reportage fotografico, inviandolo alle agenzie di stampa nazionali, ai giornalisti della stampa, della radio, della tv e del web, ai politici e ai proprietari di case a Costa Paradiso (oltre che a Vigili del Fuoco, Forestale, Procura della Repubblica, Regione, Provincia, Comune e Ambiente Italia, la ditta incaricata del ritiro rifiuti). Il comunicato è leggibile e commentabile sul mio sito: https://www.dianalanciotti.it/emergenza-rifiuti-a-costa-paradiso/
ll giorno dopo un camion di Ambiente Italia ha rimosso i grossi cumuli lungo la strada verso Lu Diaulu e in zona Li Streghi. C’è voluta… la stampa, come spesso succede, per farsi sentire.
Mi è dispiaciuto dover sollevare a livello nazionale questo polverone, ma come si è visto è l’unico modo per smuovere i macigni. Se servirà continueremo su questa strada. Spero che non ce ne sarà bisogno.
Grazie e buon lavoro
Cara Diana, Non si deve dispiacere! Tutti devono contribuire a quest’azione con i mezzi che hanno, e i suoi si dimostrano efficaci! Resta la tristezza nel vedere che solo la paura di una ‘propaganda negativa’ possa spingere i responsabili pubblici di servizi essenziali a fare quello che non è altro che il loro dovere….
affichè quei destinatari della meritoria denuncia della dott.ssa Luisa Diez che ne hanno l’obbligo provvedano a ritirare i rifiuti rendendo Costa Paradiso vivibile,non occorrono le terrificanti foto allegate all’atto,,basterebbe ricordare l’insegnamento di Seneca secondo cui una favilla trascurata può cagionare un grande incendio.Del resto ciò lo sanno anche i bambini.Solo chi non vuole vedere e sentire può far finta di niente,Però,soltanto momentaneamente, giacché ,nell’ipotesi temuta dai ben pensanti( e dalla quale Dio ci scansi ) egli farebbe fatica a sottrarsi alle proprie responsabilità.Perciò provveda prima che sia troppo tardi. Nunzio Perri
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Concordo in pieno con il contenuto della denuncia, mi permetto di segnalare che, oltre al problema degli sfalci, mia moglie aveva raccolto e trasmesso alla Comunità documentazione fotografica segnalando che:
1. gli spazi adiacenti alle aree dei cassonetti sono cosparsi di immondizia caduta durante il caricamento sui camion dovuta alla noncuranza degli addetti; può succedere che qualcosa possa cadere, ma gli addetti dovrebbero lasciare l’area pulita al termine delle loro operazioni di raccolta
2. la frequenza con cui vengono svuotati i cassonetti è insufficiente e le aree di raccolta diventano stracolme inducendo a lasciare i sacchetti anche all’esterno delle aree recintate (con grande gioia dei cinghiali)
3. i cassonetti sono predisposti per la raccolta differenziata, ma in più di una occasione abbiamo personalmente osservato gli addetti caricare tutto insieme vanificando la differenziazione
Infine, a riprova dell’esosità della TARI di Costa Paradiso, segnaliamo che, per quanto ci riguarda, è più del doppio di quanto paghiamo per un’abitazione più grande in una nota località sotto il Monte Rosa che frequentiamo maggiormente rispetto a Costa Paradiso dove la nostra presenza è purtroppo limitata solo a un paio di settimane all’anno (con conseguente minor produzione di rifiuti).
grazie a tutti quelli, CdA compreso, che usano il proprio tempo per cercare di risolvere i problemi del bellissiimo territorio
Giuseppe Guadagno
Il 2 agosto il mio ufficio stampa ha diffuso un Comunicato stampa, corredato di un ampio e impressionante reportage fotografico, inviandolo alle agenzie di stampa nazionali, ai giornalisti della stampa, della radio, della tv e del web, ai politici e ai proprietari di case a Costa Paradiso (oltre che a Vigili del Fuoco, Forestale, Procura della Repubblica, Regione, Provincia, Comune e Ambiente Italia, la ditta incaricata del ritiro rifiuti). Il comunicato è leggibile e commentabile sul mio sito: https://www.dianalanciotti.it/emergenza-rifiuti-a-costa-paradiso/
ll giorno dopo un camion di Ambiente Italia ha rimosso i grossi cumuli lungo la strada verso Lu Diaulu e in zona Li Streghi. C’è voluta… la stampa, come spesso succede, per farsi sentire.
Mi è dispiaciuto dover sollevare a livello nazionale questo polverone, ma come si è visto è l’unico modo per smuovere i macigni. Se servirà continueremo su questa strada. Spero che non ce ne sarà bisogno.
Grazie e buon lavoro
Diana Lanciotti
http://www.dianalanciotti.it
Cara Diana, Non si deve dispiacere! Tutti devono contribuire a quest’azione con i mezzi che hanno, e i suoi si dimostrano efficaci! Resta la tristezza nel vedere che solo la paura di una ‘propaganda negativa’ possa spingere i responsabili pubblici di servizi essenziali a fare quello che non è altro che il loro dovere….
affichè quei destinatari della meritoria denuncia della dott.ssa Luisa Diez che ne hanno l’obbligo provvedano a ritirare i rifiuti rendendo Costa Paradiso vivibile,non occorrono le terrificanti foto allegate all’atto,,basterebbe ricordare l’insegnamento di Seneca secondo cui una favilla trascurata può cagionare un grande incendio.Del resto ciò lo sanno anche i bambini.Solo chi non vuole vedere e sentire può far finta di niente,Però,soltanto momentaneamente, giacché ,nell’ipotesi temuta dai ben pensanti( e dalla quale Dio ci scansi ) egli farebbe fatica a sottrarsi alle proprie responsabilità.Perciò provveda prima che sia troppo tardi. Nunzio Perri