DIFFIDE E RICORSI NON FERMERANNO IL RISANAMENTO DELLA COMUNITA’

Basta con la delegittimazione del CdA
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DIFFIDE E RICORSI NON FERMERANNO IL RISANAMENTO DELLA COMUNITA’

 

Come già ricordato in un precedente articolo (link), Il 18 aprile scorso è pervenuta al C.d.A. della Comunità una diffida stragiudiziale (link), nell'interesse del sig. Antonio Maria Mela nonché della signora Gianna Mela, che preannunciava  una richiesta di risarcimento relativamente a “danni passati, presenti e futuri per gli atti già compiuti che hanno in qualche modo ostacolato o ritardato la realizzazione del progetto della rete fognaria da anni approvato dal Comune e dall'Assemblea”, ma anche per “aver creato una situazione di incertezza in ordine alla continuità della gestione”.

A questa diffida, il C.d.A. ha risposto nei giorni scorsi con una lettera  (link) che contesta, punto su punto, le affermazioni e le accuse infondate contenute nella diffida. 

Da allora si sono succedute su alcuni blog dichiarazioni, interviste e pseudointerviste  rilasciate dal signor Mela, che contengono palesi falsità. Un blog è arrivato al punto di pubblicare uno stralcio (45 secondi su 11 minuti di intervento!) di una dichiarazione fatta prima dell’elezione dell’attuale CdA, in data 13 febbraio 2017 (link), dalla  lista del Comitato 26 Novembre (rappresentata in quell’occasione da Gianni Monterosso e Yos Zorzi) con la palese intenzione di distorcere i contenuti della stessa al punto di sovvertirne il significato.

Si rende necessario, ancora una volta riportare le informazioni in un ambito di realtà e correttezza.

  1. In una delle sue‘ esternazioni’ il signor Mela fa intendere che il C.d.A. in carica è stato eletto sulla base di un accordo con lo stesso Mela, accordo che prevedeva di ”…Chiudere la morosità dietro l'impegno che la fogna si sarebbe realizzata”. Questa affermazione è totalmente priva di fondamento e l’accenno fatto ad un’intesa ’preelettorale’ con il compianto presidente Buffoni è come minimo vergognosa. Vero è, invece, che questo C.d.A. si è presentato alle elezioni per il rinnovo degli organi di gestione della Comunità con uno specifico programma (link), reso noto prima dell’assemblea elettorale, che esprimeva l’ obiettivo principale di portare Costa Paradiso alla legalità per quanto riguarda la gestione delle opere di urbanizzazione ed i relativi servizi. Altrettanto vero è che su questa linea il CdA si è mosso costantemente in unanime  accordo, seppure con diverse sfumature strategiche .

  2. Il sig. Mela afferma che il C.d.A. è stato eletto grazie ai suoi voti e a quelli dei suoi amici : Il voto era ed è libero. Il programma della lista eletta era chiaro. Questa affermazione è risibile.Fra l’altro in quell’occasione il sig. Mela non partecipò al voto in quanto moroso.

  3. La mancata attuazione della delibera assembleare del 28.5.2011: il sig. Mela dimentica che il precedente C.d.A. aveva tentato, senza riuscirvi, di realizzare ‘in proprio’ il primo stralcio del progetto di ampliamento della fognatura. E’ successo che la maggior parte dei proprietari, compreso il sig. Mela, non ha pagato la quota richiesta per la realizzazione, evidentemente non convinta del fatto che dovesse essere la Comunità ad attuare il progetto. Senza dimenticare la modalità, del tutto discutibile, con cui quella assemblea ha assunto decisioni drammatiche (link)

  4. Il sig. Mela giustifica la sua persistente e grave morosità e il non rispetto dei  piani di  rientro con il mancato avvio del progetto fognatura: è una posizione veramente paradossale, per non dire ricattatoria. Il pagamento delle quote pregresse ed attuali è un obbligo verso tutti i partecipanti e base per il funzionamento stesso della Comunità. Non ottemperare a quest’obbligo vuol dire giocare in modo irresponsabile al ‘tanto peggio, tanto meglio’. Afferma anche di non essere stato moroso alla data dell’assemblea in oggetto: l’affermazione è contraddetta dai documenti consultabili presso gli Uffici della Comunità.

  5. La riproposta di  assurde contrapposizioni ( fra sardi e‘continentali’,  fra imprenditori e gli 'altri'  proprietari): ancora una volta si legge il richiamo ad una differenza di interessi  fra i diversi attori nella valorizzazione del territorio, e ad una gestione poco responsabile da parte del CdA. Nulla di più falso. L’attuale CdA vuole la realizzazione del  progetto di ampliamento fognatura (di cui ha chiesto e ottenuto la proroga alla regione), perché è ben cosciente del valore di Costa Paradiso per l’economia locale e per il lavoro di tante persone. Ma lo vuole con tutti i crismi della legalità ed in questo senso lavora incessantemente per trovare il necessario accordo con gli enti pubblici, Comune di Trinità in primis con il quale ha trattative continue e costruttive

  6. Gli insulti e gli appelli: nell’intervista pubblicata due giorni fa  da un blog il sig. Mela parla del CdA  così:

  • Facendoci la morale: ’….le persone che compongono  il CDA dovrebbero mantenere un approccio più consono al ruolo che svolgono, anche con quei partecipanti che non fanno parte della loro ristretta cerchia aggregata….’ (Vorremmo che specificasse meglio questo concetto per raffrontarlo al ruolo che egli ha svolto come amministratore!!)

  • Minacciando :’….Rammento, invece, sommessamente, ai sei “eroi” che anche loro saranno giudicati per le loro inadempienze, inizino a preoccuparsi dei danni causati che dovranno risarcire….'  (Saranno i risultati a stabilire se ci sono state inadempienze, non certo i discutibili giudizi del sig. Mela!)

  • Mentendo spudoratamente, come potrete verificare controllando verbali e pubblicazioni : ’….Fanno propaganda nascondendosi dietro foglie di fico. La realtà è che sono stati eletti con uno scarto di soli 6 voti rispetto allo schieramento perdente, altro che stragrande maggioranza….'.. ‘….invece questo CDA ha portato in dote solo cavilli legali che a distanza di due anni non ha permesso la realizzazione di alcuna iniziativa ma ha, invece, alimentato scontri a tutti i livelli possibili….’

  • Oltre a darci degli ’arroganti’ e ‘supponenti’.

  • Nello  stesso tempo lancia appelli ‘ecumenici’:

  • ‘…Credo sia un dovere portare un pensiero positivo e chiedere a tutti di riaprire una nuova stagione con un confronto civile e rispettoso di tutte le parti presenti. Costa Paradiso è in possesso di tutte le risorse che le possono permettere di rinascere.Ognuno deve fare la propria parte e sono convinto che tutti la vogliano fare, chi è moroso vuole pagarsi le proprie quote, ma devono essere affrontate le problematiche di tutte le parti in causa, sopratutto se a pagarne le conseguenze è la parte lavorativa….’

  • ‘….Per il resto una soluzione bisogna trovarla, ‘….’si tratta però di fissare una buona volta i paletti per iscritto per poi confrontarsi con gli enti interessati affinché possano convenirvi e sottoscriverla’ (Esattamente quello che abbiamo cercato e stiamo ancora cercando di fare!)

Impossibile rispondere a tutte queste insinuazioni, giravolte, insulti gratuiti e vere e proprie falsità. Per fortuna ci sono documenti che parlano chiaro, consultabili sul sito o presso gli uffici della Comunità, ci sono testimoni dello sviluppo convulso ma efficace,  grazie al quale è nato l’attuale CdA. C’è un manifesto programmatico (vedi home page)che fa fede della nostra linea d’azione.  Non siamo interessati ad una guerra contro qualcuno : siamo stati eletti per garantire la legalità e la trasparenza , oltre ad amministrare secondo il regolamento della Comunità e le leggi vigenti, rispettando l’impegno che ci siamo assunti di rimettere i conti in ordine.  I blog fanno il loro gioco, che spesso non ci piace, alcuni con una malevolenza che sinceramente non capiamo, con uno scarso rispetto dei fatti e delle persone che ci offende, ma di cui prendiamo atto. 

Con questo articolo chiudiamo i nostri interventi di chiarimento sulle controversie legate al ricorso del comune e alla diffida dei due proprietari. Ci aspettano ancora impegni importanti e un lavoro duro. E senza’ supponenza’ o ‘arroganza’ vogliamo riaffermare la nostra volontà di svolgere fino in fondo il nostro ruolo di servizio per tutti, nessuno escluso.

Il Consiglio di Amministrazione della Comunità

Costa Paradiso 22 maggio 2019

4 Comments

  1. OSVALDO SALVATORE ha detto:

    Questo CDA ha tutta la mia approvazione sostegno.
    Grazie per quello che fate; buon lavoro
    Saluti
    Osvaldo Salvatore

  2. Al Consiglio di Amministrazione di Costa Paradiso, e a tutti gli amici proprietari.
    Gentilissimi, mi pare che queste ultime schermaglie con il geom Mela non siano il nòcciolo del problema. Sono la conseguenza di alcune decisioni prese, o meglio non prese, perchè non ci sono le condizioni per prenderle.
    Ho letto le esternazioni di Mela su un blog. Capisco le sue esigenze, e alcune sono anche le esigenze di tutti noi proprietari. Capisco meno il ragionamento che fa in merito al suo debito pregresso. In ogni caso sarebbe meglio per Mela cambiare veicolo, cioè blog, in quanto quel signore (il signor Zorro) che lo gestisce commenta facendo commenti e “precisazioni” totalmente fuorvianti. Un signore che , da anni, continua a scrivere interpretando male le norme, perchè non le conosce, e in più non ascolta nessuno.
    Quindi, a parte il geom. Mela, con il quale (ne sono certo) si potrebbe trovare un accordo, quello che veramente mi stupisce, o meglio mi lascia allibito, è la superficialità (per non dire di peggio) con cui tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite a Trinità hanno trattato la risorsa “Costa Paradiso”, facendola diventare un problema; e l’attuale amministrazione in carica è perfettamente in linea con le altre.
    E’ questo il vero e unico problema di Costa Paradiso, e lo devono capire i trinitaiesi prima di tutto.
    Queste amministrazioni, infatti, non si sono mai rese conto dei danni che hanno arrecato e stanno arrecando alla comunità dei Trinitaiesi. Noi “continentali”, infatti, che veniamo in Costa Paradiso semplicemente in vacanza, ad un certo punto possiamo chiudere le case e non venire più, e il discorso si chiude. Ma i trinitaiesi che fanno?
    Sono anni, per non dire decenni, che questo Comune scherza col fuoco, e mi sa che già si sia scottato le mani, ma sia ora molto vicino a bruciarsi completamente. Soprattutto sta mandando in fumo le attività dei suoi stessi cittadini.
    Cosa chiedevano, da parte loro, i proprietari continentali e “vacanzieri” amanti di CP? quelli poi che hanno eletto a larghissima maggioranza questo ultimo CDA? Ricordiamolo: prima di tutto legalità. Non mi pare una richiesta insensata. Purtroppo, invece, la situazione è che: la presenza de Comune di trinità della proprietà di CP è illegale, la gestione del vecchio depuratore è illegale, la manutenzione straordinaria pagata da noi proprietari è stata illegale, la gestione idrica della Comunità è illegale, la morosità è illegale, l’assenza di fognatura è illegale, ecc. Non si poteva continuare così. Bisogna capire almeno questo.
    Capito questo, oggi abbiamo un CDA in carica che sarebbe il primo a voler ricercare una soluzione ragionevole per tutti, su tutti i problemi, perchè ha il consenso dei proprietari e NON E’ IN CONFLITTO DI INTERESSI, PERCHE’ L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON E’ COINVOLTA (come invece pretendeva di fare ancora), per cui questo CDA è un’occasione, non un ostacolo. Ma vi è un passaggio obbligato, appunto: la legalità, e aggiungerei: smetterla con il “metodo” Costa Paradiso (leggi “ricatto”, “minaccia”, ecc.).
    La fognatura a Costa Paradiso deve essere fatta, e subito. Il Comune faccia la sua parte, che è semplicemente ciò che la legge dello Stato italiano impone, e lo faccia prima di far fallire tutte le attività di Costa paradiso (cioè tutto il Paese di trinità); a quel punto noi proprietari faremo il resto.
    Penso di aver detto tutto.
    Un saluto.
    Alessandro

    • Claudio Pedace ha detto:

      Le parole chiave del tuo intervento, ampiamente condivisibile, sono ‘soluzione ragionevole’. ‘occasione’ e ‘legalità’.
      Io ne aggiungo un’altra: ‘ALLEANZA’ ,fra comunità (quella dei trinitaiesi e quella dei proprietari ed ospiti stagionali di Costa Paradiso) per un piano condiviso di rilancio del territorio di cui il Comune, in quanto ente pubblico di controllo e garanzia, sia il protagonista.

  3. Fiorenza Bagioli ha detto:

    Mi sembra giusto manifestarvi il nostro appoggio.

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