Lettera di Alberto Addis e Bartolomeo Sotgiu al CdiA : risposte e domande….

Progetto sicurezza (Sottotitolo: come i progetti di C. P. si arenano grazie alla … “collaborazione” del Comune)
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Lettera di Alberto Addis e Bartolomeo Sotgiu al CdiA : risposte e domande….

Negli ultimi giorni è girata una mail ( non pervenuta alla Comunità) inviata da due proprietari, Alberto Addis e Bartolomeo Sotgiu (già presidente del C.di R. nella precedente amministrazione) di cui pubblichiamo e commentiamo i punti salienti:

Scrivono fra l'altro :

‘Sempre attento alle vicissitudini del territorio che da decenni frequento e amo per le sue caratteristiche uniche, leggo con grande perplessità e preoccupazione quanto pubblicato sul sito della Comunità. Ho sempre saputo che, nelle aziende, così come negli enti e consorzi,  l'assemblea è l'organo collegiale deliberativo in cui si forma e si esprime la volontà dei Soci (nel nostro caso i Partecipanti), poi viene attuata dall'organo amministrativo (il consiglio di amministrazione).Ebbene, apprendo con ansia che, senza consultare preventivamente i Partecipanti e, quindi, con decisione unilaterale del Consiglio di Amministrazione, viene decisa la “cessazione immediata della gestione del servizio idrico e fognario per assenza di titolo di legittimazione”…........"A che titolo il Consiglio ha deliberato un’azione di impatto così significativo sui Partecipanti senza avere mai convocato un’Assemblea per deliberare in tal senso e, addirittura, senza preventiva informazione?..........."

Comprendiamo l’ ansia e la  preoccupazione  sul modo in cui il CdA sta gestendo le varie problematiche del nostro territorio che  i due signori “ da decenni frequentano ed amano” (come tutti noi!). Cerchiamo quindi di analizzare e capire  le loro ansie per soddisfare  i loro assillanti dubbi .

Si chiedono Addis e Sotgiu: Perché l’Organo Amministrativo (C.di A.) non attua la volontà dell’organo collegiale (assemblea) ?

Forse i signori non erano presenti all’assemblea elettiva del 18 marzo 2017  (nella quale è stato eletto l’attuale CdA)  che aveva presentato come programma le azioni idonee a portare nella legalità Costa Paradiso? Ed è proprio questo che sta facendo il CdA,   con il consenso di tutti i proprietari che l’hanno eletto, agendo comunque responsabilmente per non creare situazioni dannose al territorio, malgrado i comportamenti delle istituzioni. Il presidio agli scarichi rimane attivo e gli utenti  continuano a pagare legittimamente per il servizio.

e proseguono: 

"…Durante l’ultima Assemblea dei Partecipanti, oltre alle approvazioni e discussioni di rito (Bilancio), si delibera la Proposta di realizzazione di una rete di copertura Wi-Fi e di controllo di sicurezza del territorio, nonché di Proposta di manutenzione straordinaria del fabbricato destinato agli uffici della Comunità….."

I signori sono angosciati per il progetto Wi-Fi e Sicurezza e si domandano che fine abbia fatto.  Il CdA  ha approfondito i diversi aspetti del progetto  in conformità con il mandato assembleare  , tuttavia  il prosieguo alla fase operativa è condizionato all’acquisizione dei cespiti da parte del comune. A questo proposito trovate un articolo esplicativo  nella homepage ("IN EVIDENZA"). Invece i  lavori di manutenzione straordinaria degli uffici sono in via di pianificazione

Scrivono ancora i nostri:

".....Leggendo il verbale ……spunta un elemento interessante, la mancanza di liquidità. Senza liquidità non si possono fare investimenti e progetti. Lapalissiano. Motivazione?  Sbandierata ai quattro venti, la riduzione del 20% delle quote. Risultato: carenza di liquidità.  Sintesi: una errata pianificazione finanziaria ha comportato la riduzione temporanea delle quote dei partecipanti," ......."A questo punto mi chiedo: se occorre recuperare fondi dai Partecipanti morosi, a che punto siamo con i decreti ingiuntivi? .... Cerco sul sito della Comunità la lista dei morosi, ma non la trovo. ...."

I signori si preoccupano ancora dello stato delle morosità . Constatiamo che non consultano con attenzione  il sito della Comunità, dove  avrebbero trovato l’elenco completo, aggiornato al 16 gennaio 2019 (link) della situazione del dare-avere di tutti i partecipanti/proprietari e quindi anche dei partecipanti morosi (fra cui  anche ,ad esempio, il lotto del sig. Bartolomeo Sotgiu).  Certamente il CdA non è così bravo da eliminare tutte le morosità , ma i numeri dicono che le ha ridotte di due terzi rispetto a quelle ricevute in eredità dalla precedente Amministrazione .

A questo punto, a proposito di corretto rapporto fra organismi della Comunità,  tocca a noi fare qualche domanda ai due ansiosi signori :

Prima domanda:  Con quale autorizzazione assembleare la precedente amministrazione ( presidente del CDA il fratello di Alberto Addis e presidente del CdR il sig. Bartolomeo Sotgiu) ha commissionato  lavori  consuntivati per circa 300.000 euro ad una ditta con capitale sociale di 2500 euro e senza alcun dipendente ?

Seconda domanda: Con quale autorizzazione assembleare il precedente presidente ha firmato un accordo sanatorio per un ammanco di cassa di 50.000 euro ?, il CdR era al corrente? I consiglieri erano al corrente  ?

Terza domanda: Quando il precedente presidente ha firmato una transazione  con un  moroso con uno sconto per circa 80.000 euro Il CdR era al corrente ? I consiglieri erano al corrente ?

Alla fine della loro lettera Addis e Sotgiu parlano di un ‘sogno’; la cosa non ci stupisce è quello che accade a chi dorme e perde contatto con la realtà. Quella realtà  che si può cosi sintetizzare la Comunità non è né un ‘sogno’, né un megacondominio,  ma una semplice associazione fra  privati, (ben diversa dal piccolo ed esclusivo club di quarant’anni fa),  che si è data un’organizzazione per tutelare il territorio e per garantire i legittimi interessi dei proprietari, (v. Regolamento) nel rispetto delle leggi vigenti e dei  corretti  rapporti con le istituzioni. Ma l’enorme ed incontrollata  espansione/speculazione  edilizia degli ultimi 25 anni ha reso questa organizzazione sempre più complessa, e per certi versi insostenibile, e di questo dobbiamo prendere atto .

Il CdA della Comunità

2 Comments

  1. Siamo proprietari oltre 20 anni ed abbiamo potuto constare con quale impudicizia abbiano agito coloro che nel passato erano stati eletti per amministrare la comunità Rimane il profondo dispiacere di aver appreso che l’attuale CDA abbia deciso di non proporre azione di responsabilità verso i Suoi predecessori anche alla luce di quanto sopra riportato.
    Cordiali saluti.
    per Data Link 97 S.r.l. Mauro Marciano

    • Claudio Pedace ha detto:

      Caro signor Marciano, come lei ricorderà, nell’assemblea dello scorso agosto 2018 abbiamo riportato le motivazioni per cui i nostri avvocati ci hanno sconsigliato di dare luogo alle azioni di responsabilità; le motivazioni sono state varie (fra cui l’entità del danno subito) e l’assemblea ha preso atto. Devo dire che il precedente CDA, sicuramente non all’altezza in molte situazioni, ha avuto comunque il merito di porre fine ad un sistema ‘oligarchico’, in cui fondamentalmente in pochi facevano quello che volevano, spesso al di fuori delle regole stesse della Comunità. In questo senso la famigerata assemblea del 2011, di cui si discute nei recenti articoli pubblicati sul sito, è un esempio, con conseguenze imprevedibili per il futuro della Comunità

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