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E’ morto Ferdinando Buffoni

Aveva dovuto abbandonare il suo ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione solo due mesi fa, parlandoci in modo sereno e franco della sua grave malattia. Ha affrontato questo momento drammatico della sua vita cosciente di quanto stava vivendo, sempre lucido e determinato. Ci mancherà: in quasi due anni di lavoro comune, con la sua azione seria e coerente, Nando ha saputo sempre cercare una linea di conciliazione, sdrammatizzando le tensioni per perseguire il suo obbiettivo (che era anche il nostro) di salvaguardare il territorio di Costa Paradiso, nell'auspicio di un comune agire fra chi lo abita e chi viene ospitato.

Il Consiglio di Amministrazione della Comunità
Il Collegio dei Rappresentanti
La Commissione tecnico Artistica
I dipendenti della Comunità

 

 

Pubblichiamo di seguito un ricordo di Nando pervenuto del prof. Ernesto Bettinelli.

(il prof. Bettinelli è un amico di lunga data di Nando, non è un partecipante ma ha espresso l'intimo desiderio di lasciare il suo ricordo all'interno della comunità di Costa Costa Paradiso)

 

Ferdinando Buffoni: un servitore della Repubblica

Ferdinando Buffoni, prefetto di Pavia dall’agosto 2007 al luglio 2011, è stato un “servitore della Repubblica” più che dello “Stato”, come si usa dire quando scompaiono uomini delle istituzioni. Considerava il suo incarico nella nostra città il più importante della sua carriera. In precedenza era stato prefetto di Macerata per solo un anno (dall’aprile 2006) e, ancora prima (nel 2001), viceprefetto a Genova in un periodo alquanto tormentato (in concomitanza con i tragici fatti del G8). A Pavia aveva avuto l’opportunità di esercitare le sue delicate funzioni con un respiro più ampio, strettamente a contatto con il territorio e la sua società civile in tutte le sue più significative espressioni.

Avevamo subito simpatizzato in occasione della costituzione anche a Pavia del “Comitato per la  valorizzazione della cultura della repubblica nel contesto dell’unità europea”, previsto da un decreto emanato nell’ottobre del 2006 dall’allora Ministro dell’Interno Giuliano Amato, anche su sollecitazione dei presidenti della Repubblica dell’epoca, Ciampi e Napolitano.

Ferdinando aveva preso profondamente sul serio questo compito, al di là di quella dimensione liturgica che, non di rado, rischia di deprimere iniziative di questo tipo.

Il Comitato, a cui io partecipavo assieme a Marina Tesoro in rappresentanza dell’Università, riuscì a organizzare manifestazioni “popolari” di rilievo e a pubblicare volumi, anch’essi destinati a una platea ampia, che cercavano di ricostruire il senso della “convivenza repubblicana ed europea” a partire dalla lotta di Liberazione nella nostra provincia.

Al nostro Prefetto piacevano molto il concetto e l’espressione “patriottismo costituzionale” su cui insisteva Carlo Azeglio Ciampi, confortato da studiosi che cercavano di dimostrare come la parola “patria” e i suoi derivati trovino nella Costituzione italiana, così aperta al mondo, l’opportunità di una piena valorizzazione. Ho avuto la fortuna di accompagnarlo in numerosissimi incontri in scuole (che lui prediligeva), in comuni anche piccoli, librerie, associazioni culturali di vario genere per parlare di Costituzione e di convivenza. E’ in questi percorsi provinciali che si è formata una solida amicizia durata fino al suo ultimo sereno saluto di pochi giorni fa.

Buffoni merita di essere ricordato anche per un’altra sua irrituale scelta, che destò qualche scalpore e anche acidi commenti. Da poco insediato a Pavia, e quindi senza aver potuto ancora maturare alcun “consenso” sociale, dopo un assai contestato sgombero di un campo Rom presso l’ex SNIA decise di ospitare nella foresteria della Prefettura una famiglia rimasta senza un tetto, seppure fatto di lamiere e di legni recuperati in qualche maniera. Queste le sue semplici motivazioni, a bassa voce, in un’intervista di quei giorni: «Questo sgombero ha sollevato molte urla e troppe strumentalizzazioni politiche. Così ho pensato di lanciare un segnale di distensione, cogliendo anche l’invito a un atto di coraggio lanciato da una bellissima lettera del vescovo di Pavia. L’appartamento è nella mia disponibilità e ospiterò a mie spese la famiglia allontanata dalla ex Snia. Anche se tutto depone contro di me… non sono pazzo. Voglio solo dare a questa gente un’opportunità d’integrazione: aiuteremo i Tanase [la famiglia ospitata] a trovare un lavoro e una casa. E se ci riusciremo avremo salvato una famiglia. È una scommessa. Certo, la gente qui ha paura e la situazione del campo era diventata insostenibile non solo per chi ci viveva ma anche per il quartiere in cui era sorto. Però non si possono demonizzare tutti i rom. Dobbiamo lavorare ancora sull’educazione alla tolleranza».

In tempi come questi, di così evidente declino del “patriottismo costituzionale”, come l’intendeva e praticava Ferdinando Buffoni, queste sobrie parole meritano di essere ricordate: appartengono alla storia della nostra comunità.

Dopo il suo collocamento a riposo, Buffoni rinunciò ad incarichi amministrativi straordinari che il suo Ministero gli aveva proposto, per ritirarsi tranquillamente nella sua Sardegna, dove  aveva vissuto così poco, e navigare con la sua barca lungo le coste. Desiderava ritrovare le sue radici e, ogni anno, dal 2012 quando a maggio (appuntamento fisso) mi attendeva, mi raccontava e mi faceva condividere luoghi, persone e problemi della sua incantevole isola. Bianca, mia moglie, l’aveva sopranominato “Ulisse”.

Ernesto Bettinelli

 

 

Pubblichiamo di seguito un ricordo di Nando pervenuto dall’avv. Nunzio Perri.

L’estate scorsa Lo vedevo quasi ogni giorno, di buon mattino, passare sotto casa mia: andava negli uffici della Comunità a lavorare. Mi consta che lavorasse sodo, e di persona, Lui che poteva fregiarsi del titolo di Presidente e demandare ai membri del Consiglio di amministrazione ogni adempimento. Lui che, pur essendo stato votato in assemblea a capo di una fazione, operava al di sopra delle parti con l’obiettivo di riappacificare gli animi e riportare Costa Paradiso nella legalità scacciata da precedenti amministratori in concorso con gli affaristi di turno. Ha voluto essere, ed è stato (purtroppo per poco tempo) il Presidente di tutti i partecipanti. Anche del sottoscritto, che non lo aveva votato (perché non aveva ancora avuto il   piacere di conoscerLo e di apprezzarne le doti). Ne ho la prova, che conservo gelosamente. Ed anche per questo motivo Gli rendo onore e Lo ringrazio di cuore. Ai Suoi cari ed in particolare al Nipote dott. Luca esprimo le mie sincere condoglianze per questo triste momento.

Voglia tutta la Comunità di Costa Paradiso annoverare il Presidente dott. Ferdinando Buffoni unitamente agli egregi signori Tizzoni e Comita tra i suoi valenti Padri e ne segua l’esempio.

Nunzio Perri

9 Comments

  1. Carissimi amici di Costa Paradiso.
    Ho saputo della malattia di Nando, come molti. L’ho chiamato subito, per un saluto di incoraggiamento e lui, come sempre faceva, mi ha risposto con voce squillante: “Carissiimo, come stai?”. Una sua risposta classica.

    E’ questo il tratto di Nando che vorrei ricordare: un uomo garbato, attento, educato, paziente, e di stile, anche nei riguardi di chi non era in linea con molte sue posizioni, e io ero certamente uno di quelli.

    Ma non voglio qui ricordare quello che ci divideva, in quanto poco importante, bensì la sua persona, e in particolare quello che ha saputo fare e dare.

    Caro Nando: mi ha fatto piacere conoscerti.
    Un giorno ci rivedremo. Ciao.

  2. Massimo Borghi ha detto:

    Condoglianze alla famiglia. Il Dr. Buffoni era una gran brava persona.

  3. Melina Bianchini ha detto:

    Sinceramente addolorati, porgiamo le nostre sentite condoglianze.
    Maurizio Rossi e Melina Bianchini

  4. Sentite condoglianze alla famiglia del dottor Buffoni.

  5. Luciano Ognissanti ha detto:

    Amici per caso.
    Ho conosciuto Nando tardi, quando, terminati tutti i suoi compiti istituzionali, aveva ritenuto di doversi occupare dei mali di Costa Paradiso, ormai diventati endemici, perché rischiavano di portare alla distruzione di questo bellissimo angolo di mondo. Abituato a considerare molti uomini di potere degli scaltri scalatori senza scrupoli , sono rimasto presto stupito dalla sua incredibile bontà d’animo e dalla sua irriducibile convinzione di poter e dover collaborare con tutte le istituzioni anche le più apertamente avverse (nel nostro caso il Comune di Trinità).
    In realtà sono rimasto stupito dal fatto che si potesse diventare prefetto (carica politica) ed essere contemporaneamente al di fuori da tutti i giochi di potere, che fosse perfino possibile essere … “buoni” (!), in un tale ruolo (per quanto vago questo termine possa essere).
    A pensarci bene la storia mondiale è piena di grandi uomini contemporaneamente abili, onesti e “buoni”, ma la piccola Italia dei nostri giorni, con le sue deformazioni civiche (corruzione, evasione, ecc.) fa di tutto per farcelo dimenticare.
    Ringrazio Nando, almeno, per avermi fatto capire che il mondo non è tutto … “brutto”.
    Luciano Ognissanti

  6. Diana Lanciotti ha detto:

    Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia del dottor Ferdinando Buffoni

    Diana Lanciotti e Gianni Errico

  7. Luisella Lai ha detto:

    Grave perdita per tutta COSTA Paradiso. Vivissima cndoglianze

  8. Una grande perdita per la Comunitá. Le nostre sentite condoglianze alla famiglia.

  9. Stefano Angeli ha detto:

    Un grande uomo, capace di sorridere sempre al prossimo e di trasmettere allegria. Un uomo saggio, che sapeva guardare lontano e cercare con incrollabile tenacia il dialogo con tutti. Un uomo integerrimo, che non barattava le sue convinzioni di fronte a niente e nessuno. Un uomo coraggioso, che non si lasciava spaventare dalle mille difficoltà. Col suo impegno, la sua storia e la sua credibilità ha ridato speranza a tutti i proprietari di un territorio troppo a lungo vessato ed abbandonato. Ha dedicato gratuitamente tempo ed impegno per la causa comune, perché amava Costa Paradiso. Mi hai insegnato tanto, e mi spiace solo averti conosciuto tardi.
    Grazie Nando!

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E’ morto Ferdinando Buffoni

Aveva dovuto abbandonare il suo ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione solo due mesi fa, parlandoci in modo sereno e franco della sua grave malattia. Ha affrontato questo momento drammatico della sua vita cosciente di quanto stava vivendo, sempre lucido e determinato. Ci mancherà: in quasi due anni di lavoro comune, con la sua azione seria e coerente, Nando ha saputo sempre cercare una linea di conciliazione, sdrammatizzando le tensioni per perseguire il suo obbiettivo (che è anche il nostro) di salvaguardare il territorio di Costa Paradiso, nell'auspicio di un comune agire fra chi lo abita e chi viene ospitato.

Il Consiglio di Amministrazione della Comunità
Il Collegio dei Rappresentanti
La Commissione tecnico Artistica
I dipendenti della Comunità

1 Comment

  1. Aldo Lutricuso ha detto:

    Sentite condoglianze alla famiglia Buffoni,grande perdita per Costa Paradiso.

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