Alla lettera è allegato un “Accordo di adesione”, con proponente non più il fantomatico “Gruppo Mela/Gravina” ma la società Paradiso Costruzioni srl, la quale fissa come data di riferimento per ogni obbligo finanziario in capo ai sottoscrittori la data del 6 luglio. Infatti sia l'acconto che i successivi ratei indicano quella data per l' inizio del calcolo degli interessi. ma omettono di indicare i propri impegni contrattuali, quali le garanzie a fronte dei pagamenti ricevuti, il cronoprogramma dei lavori e la probabile data di allaccio per ogni singolo lotto. Infine si cita la “fine lavori” senza specificare a che cosa si riferisce: al completamento della posa delle condotte o all'inizio della funzionalità dello scarico di ogni singolo allaccio con l'eliminazione della fossa Imhoff? Di fatto viene chiesto un pagamento anticipato, gravato di interessi non quantificati e per un tempo non definito, con un costo al metro cubo arbitrario e soggetto a variazioni, senza garanzie sugli importi versati.
Insomma un tentativo maldestro di confondere le acque (sic!) e di ottenere in modo più che discutibile finanziamenti dai proprietari.
Il prossimo 28 ottobre è prevista la tanto attesa sentenza del TAR che sancirà a chi spetta l'onere di completamento delle opere di urbanizzazione. Qualora la sentenza dichiarasse noi proprietari come aventi causa per il completamento, prenderemo tutte le iniziative per affidare i lavori ad imprese qualificate con regolare gara di appalto, in accordo con gli enti pubblici preposti per i controlli ed i collaudi del caso.
Il Consiglio di Amministrazione della Comunità
Costa Paradiso, 9 agosto 2020
1 Comment
Ho origini calabresi e pensavo di aver sperimentato tutto il brutto dell’Italia laggiù. Evidentemente mi sbagliavo: c’è di peggio.