Con un certo stupore leggiamo le sorprendenti reazioni alla comunicazione di servizio relativa alle misure per prevenire le conseguenze di un inverno con precipitazioni scarsissime. Riceviamo infatti dalle autorità insistenti raccomandazioni a promuovere iniziative volte al risparmio idrico. È per altro quel che sta accadendo in buona parte d'Italia. Mentre in altri luoghi della Sardegna meno fortunati di Costa Paradiso il razionamento e' già in atto.
Al di là di ogni iniziativa ovvia nella Sardegna estiva, storicamente Costa Paradiso manifesta sin dall'origine una particolare sensibilità al tema, tanto che il suo Regolamento prevede la realizzazione di sistemi di accumulo che garantiscano una certa autonomia. Prescrizione lodevolmente osservata solo in una minoranza di casi . Magari questo invito ad adempiere alla prescrizione del Regolamento verrà accolta da molti con evidente vantaggio per il Territorio.
Una iniziativa quasi scontata e comunque doverosa che solo volontà di polemica può indurre a biasimare, identificandola come procurato allarme, depistaggio da altri problemi, disinformazione. Ma di che cosa stiamo parlando?
Sicuramente maggiore attenzione meritano le esasperate considerazioni di chi ritiene prioritario su tutto ( e si tratta della grande maggioranza delle mail pervenute) ridurre l'acqua a chi non paga, costringere i furbi a pagare, difendersi da una morosità che per la sola acqua ammonta a seicentocinquantamila euro !
È vero, il problema è questo. L'acqua, qualunque sia il meteo, scorrerà sicuramente nei rubinetti di chi l'ha pagata ma il contrasto alla morosità deve diventare ancora più incalzante ( più di così non è facile immaginare, ma ci proveremo)