lettera dell’avv.Perri a proposito della sentenza del TAR nel ricorso proposto da Fontana Meiga

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lettera dell’avv.Perri a proposito della sentenza del TAR nel ricorso proposto da Fontana Meiga

Poche  righe,  al solo scopo di rilevare che la Comunità di Costa Paradiso non ha da gioire più di tanto, come ha fatto qualche proprietario,va seguito della sentenza recentemente pronunciata dal TAR della Sardegna nel ricorso proposto da Funtana Meiga contro il Comune di Cabras.

Le sentenze, lo sappiamo, vanno lette per intero, lungo il loro dipanare la questione esaminata, e non soltanto nei punti favorevoli a chi le legge.

Nel citato ricorso il Tar ha  sancito sì l’obbligo del Comune di Cabras di farsi carico delle opere di urbanizzazione primaria eseguite dalla ricorrente, ma ha escluso da tali opere l’impianto fognario

 E ciò,fra l’altro, perché:

  1. ha accertato che l ’impianto fognario costruito nella lottizzazione Funtana Meiga  attraversa in parte lotti di proprietà privata, mentre le opere di urbanizzazione primaria di  un territorio sono  per definizione opere pubbliche,

  2. ha verificato   che, alla data  della sentenza, la parte lottizzante non aveva  realizzato le condizioni necessarie ai fini della presa in carico dell’impianto fognario  da parte dell’Amministrazione comunale 

  3. stante detta necessità, ha dichiarato che,allo stato, le opere di urbanizzazione primaria concernenti l’impianto fognario( condotte fognarie sia bianche, che nere)non potevano  essere prese in carico dal Comune di Cabras 

  4. e conseguentemente ha respinto sul punto   il ricorso.

Pertanto, io  ritengo che la decisione assunta dal Tar in detto ricorso non possa giovare a chi, come noi, rivendica l’adempimento dell’obbligo gravante sul Comune di Trinità d’Agultu di prendere in  carico le opere di urbanizzazione primaria realizzate in Costa Paradiso, tra cui l’ampliamento dell’impianto fognario. In ogni caso essa ,per noi, è lontana un miglio dal costituire motivo di esultanza e gioia. E non vorrei che a novembre il Tar di Cagliari scorgesse nel nostro caso qualcuno dei motivi per i quali ha escluso la fognatura dalle opere di urbanizzazione a carico del Comune di Cabras ,o qualche altra ragione per respingere il ricorso di Atcp e di altri (penso alla delibera del 28 Maggio 2011 alla luce della quale il TAR potrebbe obiettare ai ricorrenti che è la stessa Comunità ad essersi impegnata a sostenere le spese occorrenti per l’ampliamento della fognatura). Per fortuna abbiamo dalla nostra parte, e ci bastano, diverse altre sentenze tra  le quali,ad esempio,quelle   rese dalla Cassazione rispettivamente nel 2013 con il n.404 e nel 2011 con il n.480 .

  1. Avanti Sardegna. Nunzio Perri

1 Comment

  1. Buongiorno.
    L’avvocato Perri ha ragione sul discorso generale. Tutto quadra, in quanto la legilazione (e la giurisprudenza) in materia di lottizzazioni di iniziativa privata è consolidata da decenni.
    Nel nostro caso però mi mrisulta (da indagini fatte da me) che l’impianto esistente sia già stato ceduto al Comune, il quale non lo vuole gestire. Ma non mi risulta che siano state fatte verifiche da parte del CDA, come invece avevo suggerito anni fa.

    Inoltre, la parte mancante della fognatura, progettata anni fa dall’ing Savi (e riferito alla delibera della Comunità citata, del 2011), attualmente insisterebbe su suolo privato. E’ per questo che, attualmente, gli unici ad aver titolo per realizzarla siamo noi proprietari. In alternativa, se vogliamo che prima o poi un ente pubblico ce la realizzi, risulta necessaria prima di tutto la cessione delle aree stesse. Ma non è così semplice, anche perchè condizione necessaria è il collaudo delle opere di urbanizzazione.

    In generale, quindi, il discorso è chiaro, ed anche vecchio di molti anni. Tuttavia temo che in parecchi non l’abbiano ancora capito.

    QUELLO CHE INVECE MANCA COMPLETAMENTE: è un’azione per far uscire il Comune di Trinità dalla proprietà delle parti comuni di C.P., in quanto è entrato ILLEGALMENTE, in luogo della cessione delle aree. Essendo stato detto a tutti, da anni, e poi ridetto, e sollecitato, e scritto, e ridetto, non si capisce come mai ancora oggi siamo fermi al palo. Evidentemente ci sarà un motivo, che dal basso della mia ingenuità purtroppo mi sfugge. CEDERE LE AREE, ammesso che si possa ancora fare (e ne dubito), NON SIGNIFICA FAR USCIRE IL COMUNE DALLA COMUNITA’.

    Oggi il Comune vota il CDA, ma non potrebbe, e lo farà di nuovo alle prossime imminenti elezioni. Senza un’azione legale che porti ad una sentenza, o un’uscita volontaria (che non vedo all’orizzonte) , rimarremo sempre in questa situazione assurda e illegale che fa del male a tutti, come ogni cosa fuori legge.

    Visto che queste cose le sto dicendo da anni, ma tutto è fermo al palo (o quasi), evidentemente alla maggioranza andrà bene così. A me no. A me non va bene, come non mi va bene essere ancora oggi , a fine 2019, senza fognatura. E qualcuno un giorno dovrà rendere conto di questa situazione che sta danneggiando tutta CP e le nostre proprietà.

    Inviterei tutti a pensare e riflettere bene su questa cosa, che non è marginale, anche per gli obbiettivi che ci siamo prefissati.

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