Facciamo chiarezza sulla situazione Abbanoa-Costa Paradiso

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Facciamo chiarezza sulla situazione Abbanoa-Costa Paradiso

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Gentili Partecipanti,

desideriamo aggiornarvi sulla situazione debitoria nei confronti del fornitore Abbanoa  e dei crediti da riscuotere da parte della Comunità riportandola nello schema sotto.[/vc_column_text][vc_column_text]situazione-acqua[/vc_column_text][vc_column_text]

Evidenziamo subito un dato: in questo esercizio (parliamo degli ultimi cinque mesi), la Comunità ha versato nelle casse di Abbanoa oltre 650.000 euro.

Il secondo dato importante è il seguente: nel periodo preso in considerazione (triennio 2013-2016), la Comunità ha versato ad Abbanoa 1.106.050 euro a fronte di quote incassate per l’acqua di 1.016.219. Questo fatto evidenzia che 90.000 euro sono stati distolti dalle quote di gestione (che servono a pagare i fornitori, i dipendenti, i contributi), per impedire che il gestore dell’acqua sospendesse nuovamente la fornitura.

In questi giorni i partecipanti stanno ricevendo le bollette relative ai consumi estivi comprendenti la quota fissa di competenza di Abbanoa relativa al 2016, per un valore di circa 300.000 euro. Questo significa che la Comunità vanterà un credito nei confronti dei partecipanti per oltre un milione di euro a fronte di debiti verso Abbanoa per 835.000 (solo in parte scaduti).

Poiché la maggioranza dei partecipanti è cronicamente in ritardo con il pagamento delle quote (le ultime sono scadute il 16/8/2016), non è difficile individuare le cause della situazione appena descritta.

Ciò nonostante la Comunità sta lavorando a un piano di rientro da proporre ad Abbanoa che, nell’ipotesi venga accettato rischia comunque, a causa dell’incertezza delle entrate, di non avere alcuna attendibilità.

In conclusione, si richiama l’attenzione di tutti i partecipanti ritardatari a regolarizzare la loro posizione quanto prima, evitando così un danno alla Comunità, intesa come partecipanti che assolvono regolarmente al proprio dovere, e un inutile dispendio di risorse economiche per il recupero dei crediti.

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