Lettera del Presidente : mise à jour sur le service de garde
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24 Gennaio 2022

Lettera del Presidente : Servizio Vigilanza

                                                        A tutti i Partecipanti della Comunità del Territorio di Costa Paradiso

 

 

OGGETTO: Aggiornamento sul servizio di vigilanza.

Come vi è già noto (la notizia è pubblicata sul sito web della Comunità), questo C.d.A. ha deliberato, il 22 dicembre scorso, di affidare ad una società di vigilanza, operante in Sardegna, il servizio di guardiania del territorio di Costa Paradiso, finora assicurato da personale dipendente della Comunità. Le ragioni di questa decisione sono sostanzialmente due:

  • crescenti difficoltà ad assicurare il servizio con personale interno;

  • necessità di elevare il livello di efficacia del servizio in relazione alle esigenze di garantire un maggior controllo del territorio comune, dell’ambiente naturale e delle proprietà private.

Nell’ultimo periodo il Servizio di vigilanza di Costa Paradiso ha subito una notevole diminuzione nell’organico soprattutto a causa dei pensionamenti, per cui con l’attuale squadra, composta da 5 persone, si riesce a stento a coprire i turni di 24 ore, causa anche le assenze per malattia o altro. Ricordiamo che l’organico della vigilanza a regime è sempre stato di 7 persone con un incremento di 3 persone nei periodi di alta stagione da maggio a ottobre.  L’incidenza del costo del personale della vigilanza sul totale dell’organico della Comunità è di circa 280.000 €/anno a cui vanno aggiunti gli altri costi per il funzionamento del servizio che portano ad un costo totale del servizio a circa 380.000 €/anno.

Le circostanze e le vicende degli ultimi anni hanno messo in luce la necessità di aggiornare questo importante servizio e di metterlo nelle condizioni di soddisfare al meglio le esigenze di presidio e controllo delle proprietà private; di presidio e controllo delle proprietà comuni; di sorveglianza del territorio. Per ottenere ciò, l’assemblea del 2018 aveva deliberato una spesa di circa 500.000€ da spendere in attrezzature tecnologiche ed equipaggiamenti indispensabili all’efficienza di una moderna vigilanza.

La pandemia da Covid ha contribuito a rinviare qualsiasi decisione in merito, rendendo ancora più complicata la situazione, ed ha spinto questo C.d.A. a fare un’analisi costi-benefici sulle seguenti alternative:

  • ha senso investire somme ragguardevoli in tecnologie sottoposte ad evoluzione continua e quindi soggette a rapida obsolescenza? Non sarebbe, invece, più conveniente affidare il servizio a specialisti chiedendo sempre l’optimum?

  • ha senso impegnarsi in manutenzioni difficoltose e dispendiose delle attrezzature tecnologiche necessarie?

  • quali sono i vantaggi di avere un servizio più specialistico?

Queste ed altre considerazioni sono state oggetto, recentemente, di esame approfondito, tenendo anche in considerazione l’evolversi della situazione e del cambio sostanziale di compiti che la Comunità affronterà nel prossimo futuro. A questo proposito, la Comunità ha assolto a tutte le prescrizioni richieste dal collaudo delle strade e degli standard e alle richieste del Comune. Nei giorni scorsi il collaudatore Ing. Corda ha stilato il verbale definitivo e, in accordo con il Comune, l’iter del passaggio degli 85 ettari, destinati nel piano di lottizzazione alle opere di urbanizzazione primaria, comprendenti strade e standard, può dirsi concluso, in sintonia con le volturazioni completate presso l’Agenzia delle Entrate. A breve, il Comune assumerà le attività di manutenzione stradale e prenderà in carico anche gli impianti idrico-fognari in osservanza di quanto sentenziato dal TAR nel luglio 2021.

Tutto quanto sopra detto prefigura il nuovo profilo della Comunità, che sarà finalmente spogliata di costi e di incombenze che non le competono e che da molti anni subisce. La Comunità potrà finalmente programmare il futuro impegnandosi in attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita, al rispetto del territorio e alla valorizzazione sia delle bellezze naturali che degli investimenti di ognuno. Tutto ciò sarà oggetto di analisi accurata che raccoglierà i suggerimenti di tutti i partecipanti e di tutti gli operatori commerciali.

La prossima Nuova Comunità dovrà, quindi, poter disporre di un servizio di vigilanza efficiente e moderno, con questi presupposti e con gli obiettivi seguenti:

- mantenimento del posto di lavoro per tutto l’attuale organico della guardiania;

- installazione delle attrezzature più moderne;

- contenere i costi di gestione della vigilanza al valore attuale;

- evitare investimenti in tecnologie a rapida obsolescenza;

- evitare conflitti di interesse in un servizio così importante e delicato.

In quest’ottica, è stata fatta una indagine sulle società di vigilanza ubicate in Sardegna che ha portato alla scelta di una società molto referenziata e certificata, che opera nel settore da circa 70 anni: la cooperativa “La Nuorese”, che ha sede a Nuoro.

La Società installerà a suo carico tutte le strumentazioni necessarie alla videosorveglianza, a copertura di tutto il territorio di Costa Paradiso, sovrintenderà all’aggiornamento ed alla manutenzione delle stesse e metterà a disposizione una Guardia Giurata H 24 per 365 giorni/anno con il compito di monitorare  il territorio in tempo reale. Le strumentazioni di videosorveglianza saranno gestite dalla stessa società in modo da non attentare alla privacy e con tutte le cautele necessarie perché questo non avvenga e senza deturpare l’ambiente. Metterà inoltre a disposizione una Guardia Giurata con servizio di ronda sulla base di un programma concordato con la Comunità.

Il costo del servizio sarà contenuto nei limiti della spesa complessiva annua sostenuta dalla Comunità per la guardiania.

L’argomento della VIGILANZA è stato oggetto di particolare attenzione già fin dal primo insediamento del precedente CDA, che lo aveva portato anche all’esame ed alla valutazione dell’Assemblea dei Partecipanti, dove erano stati evidenziati i limiti del servizio sia per le modalità con cui veniva espletato che per l’efficienza resa, nonostante la volontà prodigata dalle nostre guardie. Era evidente a tutti che bisognava intervenire in modo radicale e moderno per migliorarlo in funzione delle nuove e maggiori esigenze emerse, in particolare, negli ultimi anni.

Il C.d.A. si è fatto carico di questo importante problema con una soluzione economica vantaggiosa e qualitativamente di miglior livello rispetto al servizio attuale. In ogni caso, a tutti coloro che volessero avere maggiori delucidazioni in merito, diamo la nostra completa disponibilità.

IL PRESIDENTE DEL C.d.A.

Gianni Monterosso

                                                                                             

11 Comments

  1. ALESSANDRA TONOLO ha detto:

    In attesa di un auspicato accordo tra la Comunità nelle persone delegate a rappresentarci e il Comune in tema di sicurezza, frequentando il territorio tutto l’anno, abbiamo notato che ormai da diversi mesi le sbarre non sono utilizzate, ovvero sempre aperte. Sappiamo bene che non è possibile impedire l’accesso a chiunque e non è neanche possibile fermare nessuno, però anche le sbarre oltre alla presenza della vigilanza costituiscono un deterrente. E’ possibile una spiegazione?….. Grazie.

  2. Colpo di coda di chi e perché?
    Ricordiamo che c’è una delibera di assemblea (2018) in proposito e il CdA sta predisponendo quanto necessario per organizzare una guardiania al passo con i tempi e compatibile con il nuovo rapporto con il Comune.
    Il CdA lavora nell’interesse dei proprietari.

    • Stefano Angeli ha detto:

      In merito alla delibera erroneamente ricordata del 2018, credo che l’Avv. Bellesia abbia spiegato in modo chiaro sul piano giuridico l’inapplicabilità.
      Voi stessi replicate al commento dell’Avv. Bellesia dicendo “La ringraziamo per le sue osservazioni che riteniamo molto puntuali e corrette”
      Se pertanto ritenete corrette le osservazioni dell’Avv. Bellesia, non si capisce perchè ora, nuovamente, riproponete la questione della delibera del 2018.
      Sarebbe pertanto opportuno trarne le conclusioni, rivedere coerentemente le posizioni assunte, e cercare cosi di non generare ulteriore confusione su un argomento ormai chiarito.
      Grazie.
      Un cordiale saluto

  3. FRANCESCO BELLESIA ha detto:

    Gent.mo dott. Monterosso,
    vorrei sottoporLe alcune mie brevi considerazioni sulla sua comunicazione.
    Con il trasferimento delle strade e di alcune aree in proprietà al Comune di Trinità d’Agultu, Costa Paradiso ha cessato di essere un territorio sostanzialmente privato per diventare una frazione del territorio comunale.
    Le strade sono ora pubbliche e così tutte le altre aree ed i manufatti ceduti. Nasce pertanto il delicato problema della sorveglianza del territorio che ora è e sarà di spettanza comunale: al Comune di Trinità è, pertanto, demandato il compito pubblico di assicurare la sicurezza del territorio comunale denominato Costa Paradiso. La comunità intesa, quindi, come rappresentativa dei privati proprietari, a mio parere, purtroppo, forse non potrà più svolgere autonomamente i compiti di sorveglianza che prima svolgeva (sbarra, guardiania, perlustrazioni lungo le strade, controlli degli accessi etc.) ma dovrà limitarsi ad una sorta di vigilanza delle sole proprietà private come avviene in città con le Guardie giurate. In caso contrario si potrebbe verificare un conflitto di competenze con l’Autorità comunale.
    Ne deriva sempre a mio parere, e lo dico con dispiacere perché temo che ciò possa causare una diminuzione della sicurezza in Costa Paradiso (penso, ad esempio, agli accessi non più controllati soprattutto nei periodi non turistici), che il progetto di sorveglianza ipotizzato dal CdA sia infattibile sia per i motivi che prima ho espresso sia per il rischio di violazioni della normativa sulla privacy perché un servizio di telesorveglianza su un territorio pubblico potrebbe risultare illegittimo e, soprattutto, illecito: penso alle riprese delle persone che transitano ora sulle pubbliche strade, alla inquadratura delle targhe delle loro auto, alla autorizzazione alla conservazione dei dati etc.: ma anche le riprese telematiche di aree private comuni potrebbero ugualmente essere incompatibili con l’attuale normativa perché potrebbero essere lesive della privacy di terze persone su di esse transitanti.
    Un siffatto servizio di telesorveglianza potrebbe essere esercitato solo dal Comune con eventuale appalto a società terza ma non credo che il Comune di Trinità sia disponibile ad affrontare i costi economici e politici di ciò anche a fronte di una partecipazione alla spesa da parte della Comunità di Costa Paradiso.
    Appare così non opportuno allo stato un impegno di spesa di circa € 400.000,00 (oltre ad IVA ?) annui a fronte di una attività che potrebbe essere illecita o comunque comportare fortissimi profili di responsabilità civile e forse anche penale oltre ad un possibile contenzioso con la società appaltatrice. E comunque perché mantenere lo stesso livello di spesa precedente quando invece sarebbe essenziale cercare di ridurre il costo, considerando anche che parte della sorveglianza spetterebbe al Comune di Trinità ? Che poi il Comune di Trinità lo faccia è naturalmente un altro discorso.
    Un’ultimissima considerazione. La delibera del 2018 a cui Lei accenna nella sua comunicazione aveva valutato eventuali iniziative in un momento in cui il territorio era ancora sostanzialmente privato: ora non è più così. Pertanto mi parrebbe che quella delibera sia di fatto svuotata di ogni valenza, essendo venuti meno i presupposti di essa. In ogni caso non autorizzava la stipulazione di contratti assai onerosi per la Comunità, considerando che la società appaltatrice vorrà un contratto pluriennale: probabilmente sarebbe una iniziativa di straordinaria amministrazione che necessiterebbe, appositamente inserita all’ordine del giorno, di una specifica approvazione da parte dell’assemblea dei partecipanti alla Comunità.
    Si potrebbero, quindi, valutare previamente con il Comune di Trinità d’Agultu eventuali collaborazioni per la migliore realizzazione di un sistema di sorveglianza e sicurezza per il nostro territorio ?
    Ipotizzo il mantenimento concordato di un servizio di vigilanza sugli accessi, di delega alla sorveglianza delle aree pubbliche etc.: non so se siano realizzabili ed in che forma giuridica ma sarebbe auspicabile una soluzione concordata con il Comune di Trinità d’Agultu. In questo modo forse il Comune potrebbe essere sollevato in tutto od in parte dai costi, di sua competenza, per i compiti di sorveglianza di un territorio ampio come Costa paradiso e noi proprietari potremmo ancora sentirci tutelati sapendo che vi è un costante ed organizzato controllo delle nostre proprietà e della nostra “Costa Paradiso”.
    In ogni caso credo che sia opportuno che tutti gli aspetti della delicata ma imprescindibile organizzazione della tutela del territorio di Costa Paradiso siano da un lato trattati con la massima limpidezza e trasparenza verso i proprietari e dall’altro ampiamente discussi e valutati in tutte le assemblee che si rendessero necessarie per una completa ed esauriente disamina di tutti gli aspetti, economici, giuridici ed organizzativi, nessuno escluso: assemblee da tenersi, naturalmente, nei momenti di maggiore presenza dei proprietari, come per altro occorre dare atto ha fatto fino ad ora meritoriamente l’uscente CdA.
    La ringrazio per l’attenzione ed il risalto che vorrà dare a queste mie spontanee considerazioni che auspico possano essere lo spunto per un approfondito confronto fra i proprietari di Costa Paradiso.
    I miei più cordiali saluti.
    Francesco Bellesia

  4. Pietro Sotgiu ha detto:

    Una problematica del genere non può essere decisa se non in un secondo momento e in assemblea con un dettaglio dei pro e dei contro e in relazione alle future diminuite competenze.
    Un colpo di coda

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